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Sicilia in camper da Sciacca a Trapani
Dopo aver fotografato la Scala dei Turchi, continuiamo il nostro giro in camper della Sicilia.
In questo post visiteremo Sciacca, il sito archeologico di Selinunte, Mazara del Vallo, Marsala, l’isola di Mozia con le saline dello Stagnone fino ad arrivare a Trapani.
A Sciacca arriviamo nel parcheggio del belvedere proprio di fronte le Terme che sono chiuse (37°30’13.4″N 13°05’18.8″E).
Visitiamo Sciacca
Sciacca – panorama sul porto
Sciacca – le Terme
Sciacca – panorama costa
Sciacca è una città marinara, turistica e termale, che propone monumenti e chiese e tante splendide spiagge.
Sfortunatamente troviamo l’Ufficio Turistico chiuso quindi ci avventuriamo per il centro storico.
Arriviamo al Duomo dedicato a Maria S.S. Del Soccorso risalente al XII° secolo e ricostruito nel 1656.
Le mura, ancora oggi visibili, ne hanno determinato la struttura urbana nel corso dei secoli, con diverse fasi.
In origine, infatti, ogni quartiere era cinto da mura, secondo un modello di costruzione arabo.
A partire dal dominio romano, sorsero altri strati di mura, fino alla sostituzione con palazzi della nobiltà.
A rendere famosa Sciacca non è soltanto il suo passato, ma anche il suo presente, con tante celebri spiagge.
Sciacca – interno del Duomo
Sciacca – scalinata con ceramiche
Sciacca – scalinata con ceramiche
Sciacca – ceramica sulla scala del Duomo
Sciacca – quartiere vecchio
Sciacca – interno Duomo
Sciacca – Chiesa sconsacrata
Sciacca – Chiesa del Purgatorio
Sciacca – quartiere di mezzo
Parco archeologico di Selinunte
La giornata è un po’ nuvolosa e continuando il nostro giro in Sicilia con il camper ci porta al Parco Archeologico di Selinunte. Qui utilizziamo il parcheggio che si trova di fronte all’ingresso (37°35’03.5″N 12°50’14.0″E).
Parcheggiamo il camper ed entriamo per fare i biglietti. Decidiamo di effettuare il giro completo utilizzando il trenino e il costo è di €. 20,00 a persona più €. 5,00 per l’audioguida.
Selinunte – Tempio di Hera
Selinunte – Tempio di Hera
Selinunte viene fondata intorno al 650 A.C. E per cira due secoli conosce sviluppo e prosperità.
Nel 413 A.C. Selinunte vuole espandersi ai danni della sua rivale Segesta, ma nel 409 A.C. Viene duramente sconfitta, saccheggiata e distrutta completamente; si salveranno solo le donne ed i bambini.
Nel terzo secolo A.C. Selinunte tenta una ripresa, forte dell’ancora viva alleanza con Siracusa.
Selinunte – Tempio F
Selinunte – Tempio di Zeus
Selinunte – archeologi al lavoro
Il Tiranno Dionisio si rende protagonista di vari tentativi di espugnare il promontorio di Lilibeo (l’attuale territorio marsalese) e scacciare così i cartaginesi, ma il fallimento delle spedizioni porta ad un accordo di pace, con cui Selinunte finisce in mano ai cartaginesi.
Nel corso della prima guerra punica (III-II secolo A.C.), Selinunte spera in vano di potersi liberare dal giogo cartaginese con l’aiuto dei Romani
Ma i cartaginesi preferiscono spostare le loro risorse a Lilibeo, lasciando così Selinunte in balia dei romani.
Selinunte – Museo Baglio Florio
Selinunte non fu mai più ricostruita ed abitata. Finisce così una delle più gloriose e importanti colonie della Sicilia Greca.
Selinunte – schiava (mia Moglie) al lavoro per sistemare le cose
Il primo, il Tempio di Heraion è quello meglio conservato mentre il secondo è stato distrutto quasi completamente ed il terzo, quello di Zeus non era stato ancora ultimato quando fu distrutto e, nelle Cave di Cusa si trovano ancora blocchi di pietra pronti per essere trasportati a Selinunte.
Andiamo avanti fino al Museo Baglio Florio.
Selinunte – interno del Museo Baglio Florio
Selinunte – interno del Museo Baglio Florio
Selinunte – interno del Museo Baglio Florio
Dopo la visita al museo, prendiamo il trenino che ci porterà nel secondo settore del parco, cioè l’acropoli.
Selinunte Templi della Acropoli
Selinunte – Templi della Acropoli
Nell’acropoli della città punica troviamo vari templi, la necropoli e la Porta Nord. Qui troviamo un gruppo di operai che sono intenti allo sfalcio dell’erba che, a causa del tempo piovoso dei giorni precedenti è molto alta.
Proseguiamo la visita di questo blocco di ruderi seguendo i vari percorsi delimitati fino ad arrivare al quartiere FF1 per poi ritornare alla fermata del trenino per andare al terzo blocco.
Il percorso ci porta in una zona un po’ appartata del parco dove possiamo vedere ruderi del Battistero Bizantino, l’edificio di Hera che era una delle più importanti divinità greche protettrice dei matrimoni, della fedeltà e dei parti.
L’ultimo sito visitato, che si trova a poca distanza dell’edificio di Hera, è il Santuario di Malophoros e il Santuario di Zeus Meilichios.
Ritorniamo indietro fino al secondo blocco dell’Acropoli e aspettiamo la coincidenza con l’altro trenino che ci porterà fino all’ingresso.
Riconsegniamo l’audioguida poi ci fermiamo ancora nel parcheggio per un veloce pasto e per riposarsi un po’.
Selinunte – la Necropoli
Selinunte – Templi della Acropoli
Selinunte – Templi della Acropoli
Selinunte Santuari di Malophoros e Zeus Meilichios
Selinute Edificio Triolo Nord di Hera
Dopo Selinunte, con lo stesso biglietto era possibile visitare le Cave di Cusa (37°37’11.7″N 12°43’11.6″E) ma dobbiamo desistere perché, come diceva Forest Gump, ero un po’ stanchino e decidiamo di recarci subito a Mazara del Vallo.
Mazara del Vallo
Mazara del Vallo – campanile chiesa San Francesco
La sera in cui siamo arrivati ci hanno portato dei dolcetti di benvenuto e ci hanno chiesto se il mattino successivo volevamo del pane o delle brioches.
La mattina non ho più febbre quindi, dopo colazione ci facciamo accompagnare dal gestore del camping in città.
Veniamo portati davanti alla Casbah in Porta Palermo e da lì iniziamo il giro.
La prima chiesa che visitiamo è il Santuario di Maria Santissima del Paradiso dove, nel lontano 1797, l’effige della Madonna mosse gli occhi davanti il popolo mazarese.
Mazara del Vallo Chiesa Maria S.S. del Paradiso
Torniamo indietro per visitare la Chiesa di San Francesco ma la troviamo chiusa.
Andiamo verso il porto per arrivare fino alla Cattedrale fondata nel 1093 poi riedificata nel 1694 di stile Barocco.
A fianco della Cattedrale troviamo il Museo Diocesano ricco di notevoli arredi e preziosi della Cattedrale stessa, ma non è possibile fare fotografie.
Mazara del Vallo – Cattedrale del SS Salvatore
Mazara del Vallo – Chiesa di Maria SS del Paradiso
Qui abbiamo trovato una gentilissima ragazza che ci ha spiegato la storia della Cattedrale e fatto osservare dei particolari interessanti sui restauri di alcune opere presenti, fra tutti un pregevole Crocifisso del ‘500 restaurato in maniera eccellente.
Mazara del Vallo – altare della Cattedrale del S.S. Salvatore
Mazara del Vallo – Museo vescovile
Mazara del Vallo – Museo vescovile
Mazara del Vallo – Chiesa di Sant’Ignazio
Mazara del Vallo – Collegio dei Gesuiti
Uscendo dal Museo Diocesano, in Piazza della Repubblica, fiancheggiando il palazzo arriviamo alla Chiesa di Sant’Ignazio, di cui abbiamo visto degli affreschi recuperati e restaurati.
La Chiesa non ha più il tetto e possiamo arrivare solo fino alla balaustra in legno che ne interdice il passaggio.
Poco oltre Sant’Ignazio troviamo il Collegio dei Gesuiti e la Chiesa di Sant’Egidio, sede del Museo Archeologico dove è costudita la statua del Satiro Danzante.
Mazara del Vallo – Collegio dei Gesuiti
Mazara del Vallo – museo del Collegio dei Gesuiti
Mazara del Vallo – Chiesa SantEgidio sede Museo del Satiro
Comincia così una ricerca accanita che si concluderà nel 1998 con il ritrovamento del corpo mancante.
Dopo il museo arriviamo al Teatro Garibaldi, un piccolo gioiello che prima era chiamato Teatro del Popolo e che conteneva circa 120 posti in due file di palchi, il loggione e la platea, oggi ridotti a 90.
Mazara del Vallo – Teatro Garibaldi
Mazara del Vallo- statua del Satiro danzante
Mazara del Vallo – Poesia sicula
Torniamo al camping poi domani continueremo il nostro giro per la Sicilia. Pagato il camping per 2 notti con allaccio energia elettrica potenziata e servizi vari €. 59.
Marsala la città dello sbarco dei 1000
Arriviamo a Marsala e parcheggiamo presso il parcheggio Salato che si trova vicino al monumento dello sbarco dei Mille (37°47’43.2″N 12°25’57.9″E) dove non è possibile parcheggiare nel fine settimana in quanto la domenica mattina si svolge il mercato.
Marsala monumento ai 1000
Marsala Porta Garibaldi
Marsala Chiesa dell’Addolorata
Marsala, l’antica Lilibeo, è uno dei più importanti comuni della provincia di Trapani, sia per la ricchezza del suo patrimonio culturale sia per la sua rilevanza economica.
Qui, nel maggio del 1860, Giuseppe Garibaldi con la sua spedizione dei Mille, sbarcarono in questo luogo iniziando così l’unificazione dell’Italia.
La visita del Centro Storico, interamente isola pedonale, inizia da Porta Garibaldi che ci porta al Duomo dedicato al Vescovo di Canterbury, alla fine della visita della cosiddetta “Matrice” prendere l’uscita laterale per arrivare alla bellissima piazzetta Purgatorio con la fontana barocca e la chiesa del Purgatorio.
Subito sulla destra si arriva in Via Garraffa e camminando sulla sinistra ci sono degli interessanti reperti archeologici della vecchia Lilybeo, proseguiamo fino a Piazza del Carmine, sede della Pinacoteca Comunale.
Marsala Chiesa Madre di San Tommaso di Canterbury
Marsala interno Chiesa dell’Addolorata
Marsala complesso monumentale San Pietro
Prendiamo la stradina che porta sulla via Bottino giriamo a sinistra, percorrendola tutta fino ad arrivare in Piazza dell’Addolorata.
Siamo nel nel cuore della città e lì troviamo la sede del Comune uno splendido palazzo spagnolo e il mercato, esempio di una presenza degli arabi resa evidente dalla sua architettura. L’Antico Mercato la sera si trasforma in un punto di ritrovo grazie ai numerosi locali presenti.
Marsala Palazzo VII aprile
Marsala Santa Maria dellItria
Strada per Mozia
L’Isola di Mozia e il Museo Whitaker
Saline dello Stagnone
Mulino delle Saline
Per la visita all’isola di Mozia e alle saline abbiamo parcheggiato vicino all’imbarcadero (37°51’23.1″N 12°28’40.6″E). Ci rechiamo alla biglietteria dell’imbarcadero dove ci propongono un giro completo attorno l’isola al costo di €. 10,00 a persona.
Quasi alla fine del giro, dopo essere passati sopra la via sommersa che permetteva il passaggio di carri che trasportavano carichi pesanti, sbarchiamo nell’isola per una visita molto interessante all’isola fenicia di Mozia dove sono stati scoperti molti reperti che sono custoditi nel museo Whitaker.
Mozia Museo Whitaker – urne funerarie
Mozia Museo Whitaker
Mozia fu fondata dai Fenici verso la fine dell’VIII secolo e per la sua posizione divenne uno dei più importanti siti della Sicilia.
La sua importanza però causò anche numerose guerre che provocarono, nel 397 A.C. La sua distruzione ad opera di Dionisio di Siracusa.
Dopo la sua distruzione, gli abitanti si trasferirono sulla costa siciliana e fondarono la città di Lilibeo, l’odierna Marsala anche se l’isola non rimase del tutto disabitata.
Mozia Museo Whitaker statua del Giovinotto
Mozia Necropoli
Una curiosità; Whitaker acquistò tutta l’isola rendendo i vecchi proprietari terrieri usufruttuari e solo alla morte di questi, diventava lui il proprietario.
Anche qui dobbiamo acquistare un biglietto del costo di €. 10,00 a persona ed arriviamo al Museo e abitazione di Whitaker.
In questo museo sono custoditi molti reperti trovati nell’isola durante gli scavi e tra questi figura la statua del Giovine di Mozia, trovata per puro caso, quando la campagna scavi era terminata. Questa statua, per la sua importanza e bellezza è stata ospitata nei più importanti musei internazionali.
Dopo la visita del Museo, anche grazie ad una piantina disponibile all’ingresso, iniziamo il giro dell’isola per vederne i siti più importanti e meglio mantenuti.
Dal museo andiamo verso la parte opposta dell’isola fino ad arrivare al primo gruppo abitato dove sono stati trovati molti reperti custoditi nel Museo.
Andiamo avanti per arrivare alla zona del Tofet, dove venivano sepolti i resti dei sacrifici umani ed animali e, andando verso destra arriviamo alla necropoli dove venivano sepolti gli abitanti dell’isola, sia quelli cremati che quelli inumati.
Mozia Santuario Cappiddazzu
Qui troviamo anche il Santuario di Cappiddazzu di cui non si conosce a quale divinità fosse dedicato.
Dalla Porta Nord arriviamo alla Torre Orientale con scala e alla Casa dei Mosaici e da qui arriviamo fino all’imbarcadero dove aspetteremo il battello per ritornare alla terraferma.
Decidiamo di fermarci per la notte nel parcheggio dell’imbarcadero e abbiamo modo di vedere uno dei più bei tramonti visti fino ad oggi.
tramonto allo Stagnone
Tramonto allo Stagnone
Trapani
Trapani il Lazzaretto
Oggi è una bellissima giornata di sole e temperatura abbastanza alta.
Utilizziamo la navetta gratuita del parking che ci porta fino alla caserma dei Vigili del Fuoco, vicino al porto, e da lì andiamo verso il centro storico al primo info-point turistico.
Percorriamo via XXX maggio fino a Piazza Vittorio Veneto dove si trovano i palazzi della Prefettura, della Questura, del Palazzo delle Poste e del Municipio e continuando in via Garibaldi arriviamo all’Ufficio Turistico.
Qui prendiamo la piantina del centro storico e prenotiamo una escursione alle isole Egadi per domani al prezzo di € 45,00 a persona decidendo di variare il programma del viaggio in quanto la visita alle Egadi non era prevista tagliando le visite a San Vito lo Capo e la riserva dello Zingaro in quanto già visitate nel viaggio del 2010.
Trapani Giardini di Villa Regina Margherita
Continuiamo per via Garibaldi dove troviamo la Chiesa della Madonna dell’Itria, aperta, e pronta per un matrimonio.
Arriviamo fino alla Chiesa della Madonna del Carmine dove, girando a destra ci appare l’ex Mercato del pesce e da qui prendiamo le Mura di Tramontana che percorriamo fino al Bastione Conca.
Ridiscendiamo poi fino ad arrivare alla Chiesa di San Liberale.
Trapani Bastione Conca
Dopo la Cattedrale arriviamo al Palazzo Senatorio con la Torre dell’Orologio e proseguendo per via Torrearsa arriviamo alla Chiesa di Santa Maria del Soccorso
Messaggiamo il parking per prenotare la navetta per ritornare al camper e quindi andiamo nei Giardini della Villa comunale Regina Margherita per aspettare al fresco.
Torniamo nell’area sosta “Le Saline”. Durante la notte siamo invasi dalle zanzare.
Trapani Via Garibaldi
Trapani Chiesa della Madonna del Carmine
Trapani interno Chiesa dei Gesuiti
Trapani Chiesa della Badia Nuova
Trapani Palazzo Senatorio con torre dellOrologio
Trapani interno Chiesa di Santa Maria dell’Itria
Trapani Chiesa dei Gesuiti
Trapani albero cresciuto sul muro
Trapani Chiesa di Santa Maria dell’Itria
Trapani porto dei pescatori
Trapani chiesa di San Lorenzo
Temina qui la quarta parte del nostro giro in camper della Sicilia, nella prossima il giro continua nelle Isole Egadi , Erice, Palermo e Monreale.