Arriviamo a L’Aquila e parcheggiamo il camper nell’area sosta che si trova alle coordinate Gps 42°21’10.9″N 13°24’25.3″E – 42.353024, 13.407035. L’area sosta è per una decina di camper, in leggera pendenza, con carico e scarico acque ma senza allaccio all’energia elettrica ed è gratuita.

Un vasto patrimonio architettonico fatto di chiese, palazzi ed edifici, un meraviglioso ambiente naturale e una lunga storia, questa è L’Aquila una della cittadine più importanti del centro Italia. Situata lungo le sponde del fiume Aterno ad un’altitudine di 721 metri sul livello del mare, L’Aquila è una località che conquista ogni visitatore con il suo fascino.

Il centro storico della città sorge al centro di un altopiano, posizione che rende la città uno dei capoluoghi di provincia più alti e anche più freddi della nostra penisola, mentre tutto attorno sono nate numerose piccole frazioni immerse nel verde della natura.

Porta Leone
Porta Leone

Città dalla storia davvero antica, dal punto di vista urbanistico L’Aquila è caratterizzata da due strade principali, Corso Vittorio Emanuele II e Corso Umberto I, che si incrociano perpendicolarmente e si incontrano in un punto noto come i Quattro Cantoni.

Nonostante L’Aquila sia stata colpita da un forte terremoto nel 2009 che ha distrutto gran parte degli edifici e ha sconvolto la vita dei suoi abitanti, la città non si è mai arresa e ha lavorato per riportare alla luce il suo splendore.

Molte strutture sono state già ripristinate mentre altre sono ancora in fase di recupero e la città continua giorno dopo giorno a recuperare il suo patrimonio. Il terremoto del 2009 non è stato l’unico a segnare L’Aquila dato che questa era stata già colpita precedentemente da eventi sismici molto forti sia nel 1461 che nel 1703.

Tutti questi eventi, però, non hanno permesso che la storia della città andasse perduta. Fortunatamente, infatti, sono ancora visibili uno strato delle mura di origine medioevale, numerosi palazzi rinascimentali e diversi edifici in stile sia neoclassico che barocco costruiti dopo il sisma del Settecento.

Il 14 Marzo 2024 L’Aquila è stata nominata Capitale Italiana della Cultura 2026 con il progetto “L’Aquila città Multiverso”.

L’aquila: il centro storico

Facciata della Basilica
Facciata della Basilica
Ingresso Basilica San Bernardino
Ingresso Basilica San Bernardino
Basilica di San Bernardino da Siena - interno
Basilica di San Bernardino da Siena – interno

Il centro storico si trova all’interno di una cinta muraria di origine medievale che è giunta fino a noi praticamente intatta, mentre l’accesso alla città avviene attraverso quattro principali porte di accesso: Porta Napoli, Porta Castello, Porta Roma e Porta San Sebastiano.

Dal momento della sua fondazione la città è stata suddivisa in quattro quartieri, detti Quarti che sono il San Giorgio, il Santa Maria Paganica, il San Pietro Coppito e il San Giovanni d’Amiterno.

Secondo un antica leggenda il numero simbolo della città è il 99 dato che L’Aquila è nata dall’unione delle popolazioni di 99 castelli. Per questo motivo si racconta che in città ci siano 99 piazze, 99 chiese e 99 fontane.

Porta Leone e Basilica di San Bernardino da Siena

Per arrivare al centro storico dell’Aquali passiamo Porta Leone che è vicina alla Basilica di S. Bernardino.

Il nome della porta deriva dal capitano regio Leone di Cicco da Cascia, direttore dei lavori di fortificazione della città.

Percorriamo un breve tratto di strada fino ad arrivare alla Basilica di San Bernardino da Siena.

Navata della Basilica
Navata della Basilica
volta sopra la tomba del Santo
volta sopra la tomba del Santo
Soffitto della Basilica
Soffitto della Basilica
Tomba-Mausoleo di San Bernardino da Siena
Tomba-Mausoleo di San Bernardino da Siena

La Basilica venne costruita a metà Quattrocento da San Bernardino da Siena un francescano e un predicatore ed è considerata un vero capolavoro dell’architettura.

Distrutta dal terremoto del Settecento e poi ricostruita in stile barocco, la Basilica ha subito anche ingenti danni durante il terremoto del 2009.

Di particolare interesse la sua facciata che ha una forma quadrangolare e presenta tre ordini di colonne binate.

Nella lunetta sopra il portale si trova un bassorilievo della Madonna con Bambino e Santi.

Riproduzione Presepe di Greggio
Riproduzione Presepe di Greggio

All’interno l’edificio è composto da tre navate, con la navata centrale ricoperta da un soffitto a cassettoni intagliato e laminato d’oro. Questo soffitto è stato realizzato nel 1730 da Ferdinando Mosca che ha realizzato anche il grandioso organo che si trova nella controfacciata.

Altare della Basilica
Altare della Basilica
Organo della Basilica
Organo della Basilica

Piazza Duomo, il salotto dell’Aquila

Piazza Duomo, nota anche come Piazza del Mercato, è la principale piazza che fino a qualche anno fa ospitava anche il tradizionale mercato cittadino. Il nome di questa Piazza deriva dalla presenza del Duomo eretto a fine Duecento e noto anche come Cattedrale dei Santi Giorgio e Massimo.

La facciata dell’edificio è in stile neoclassico e presenta tre stemmi: lo stemma del Pontefice, lo stemma del Capitolo Metropolitano e lo stemma dell’Arcivescovo. L’interno, invece, è caratterizzato da un’ampia navata centrale e due navate laterali e conserva un piccolo coro ligneo e dipinti risalenti al XV secolo.

Attualmente il Duomo è in restauro e per questo non è visitabile.

Piazza Duomo
Piazza Duomo
Piazza Duomo e chiesa delle Anime
Piazza Duomo e chiesa delle Anime

La Piazza ospita anche la Chiesa Santa Maria del Suffragio chiamata anche la Chiesa delle Anime Sante che fu eretta nel 1713 in ricordo delle vittime del terribile terremoto che aveva colpito la città qualche anno prima.

L’interno presenta una pianta a croce latina, caratterizzata da un’unica navata con un abside rettangolare.

Esternamente, invece, la facciata è in stile tardo-barocco e l’edificio religioso presenta un’imponente cupola di oltre 35 metri realizzata nel XIX secolo in stile neoclassico.

Chiesa delle Anime Sante o Santa Maria del Suffragio
Chiesa delle Anime Sante o Santa Maria del Suffragio
Fontana in piazza Duomo
Fontana in piazza Duomo
Navata chiesa Santa Maria del Suffragio
Navata chiesa Santa Maria del Suffragio
Elenco dei morti del terremoto del 2009
Elenco dei morti del terremoto del 2009

Chiesa di Santa Maria del Suffragio

Costruita nel 1713, dopo il disastroso terremoto del 1703, venne distrutta, quasi completamente, durante il terremoto del 2009.

Oggi è ritornata al suo spendore grazie all’opera di restauro avvenuta in questi anni. All’interno troviamo una cappella a ricordo dei 309 morti che sono deceduti nella tragica notte del 6 aprile 2009. Il restauro della chiesa è avvenuto anche grazie al contributo del Governo francese La chiesa restaurata è stata riaperta al pubblico il 6 dicembre 2018, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana e di una delegazione del Governo Francese.

Altare chiesa Santa Maria del Suffragio
Altare chiesa Santa Maria del Suffragio
Organo della chiesa
Organo della chiesa

Basilica di Santa Maria di Collemaggio

Santa Maria di Collemaggio
Santa Maria di Collemaggio
Navata centrale Basilica di Santa Maria di Collemaggio
Navata centrale Basilica di Santa Maria di Collemaggio
Corpo di Papa Celestino V°
Corpo di Papa Celestino V°

Situata a Collemaggio, un piccolo promontorio che si trova fuori le mura della città, la Basilica di Collemaggio è considerata un altro dei capolavori dell’architettura abruzzese. Ritenuta la chiesa più nota e preziosa della città, la Basilica di Collemaggio è famosa soprattutto per la sua bellissima facciata.

La costruzione della chiesa iniziò a fine Duecento grazie a Pietro da Morrone, fondatore dell’ordine dei celestini, che poi divenne papa Celestino V e che oggi si trova qui sepolto.

Navata destra Basilica di Collemaggio
Navata destra Basilica di Collemaggio
Tomba di Papa Celestino V°
Tomba di Papa Celestino V°
Affreschi della Basilica di Collemaggio
Affreschi della Basilica di Collemaggio

In onore di Celestino V ogni anno dal 23 al 29 agosto si celebra anche la più grande e importante festa della città, nota come la “Perdonanza Celestiniana”. La splendida facciata rettangolare, realizzata all’inizio del XV secolo e decorata con i tipici marmi rosa e bianchi, vede nella parte superiore un rosone inquadrato dalle lesene, mentre nella parte inferiore sono presenti due rosoni più piccoli e tre portali sormontati da lunette affrescate. 

Internamente la Basilica presenta tre navate con cappelle laterali che ospitano importanti affreschi risalenti alla prima metà del XV secolo. Attorno all’edificio si estende il Parco del Sole un’ampia area verde molto amata sia dai locali che dai visitatori. Questo  Parco è nato nella seconda metà del XX secolo come continuazione dei giardini pubblici della vicina Villa comunale, uno dei principali giardini storici della città.

Palazzo del Consiglio Regionale d'Abruzzo
Palazzo del Consiglio Regionale d’Abruzzo
Restauri in corso nella città dell'Aquila
Restauri in corso nella città dell’Aquila

Torniamo verso il camper e passiamo sotto la Porta Bazzano, la cui esistenza era già attestata nel 1400, ma che fu ricostruita dopo il sisma del 1703 e restaurata negli ultimi mesi. Passiamo per alcune zone in cui i lavori di restauro sono ancora in corso e ci rendiamo conto di quanto, il terremoto fu devastante sia per gli uomini che per i monumenti e i palazzi della città.

Se per i monumenti e i palazzi principali si è provveduto al loro restauro, il tributo di vite umane non è sicuramente quantificabile e questo ci fa pensare a quanto la vita sia effimera.

Porta Castello, il Forte Spagnolo e la Fontana luminosa

Riprendiamo la visita della città e dal camper, che si trova proprio vicino il Forte Spagnolo arrivando alla Porta Castello.

Porta Castello
Porta Castello
Forte spagnolo
Forte spagnolo

Il Forte Spagnolo sfortunatamente è chiuso a causa dei lavori di restauro che ancora sono in corso ma possiamo ammirarne l’esterno con le sue poderose mura. Situato sul punto più alto della città, il Forte Spagnolo è stato voluto nel 1534 dal viceré spagnolo don Pedro di Toledo dopo che gli spagnoli riuscirono definitivamente a conquistare la città dell’Aquila nel 1529.




L’edificio presenta una pianta quadrata con alti e spessi bastioni circondati da un fossato profondo 14 metri e largo 23. Questa fortezza non ha mai avuto funzioni militari ma è stata per molto tempo un luogo in cui far alloggiare le truppe dell’esercito. Nel bastione a destra dell’ingresso si trova lo scheletro di un mammut rinvenuto nel 1954 nella frazione di Madonna della Strada a Scoppito, a 15 km dalla città.

la Fontana luminosa
la Fontana luminosa

La Fontana luminosa




La zona intorno al forte vede la presenza di un ampio spazio verde dove è possibile passeggiare e, in fondo ad esso, troviamo la Fontana Luminosa.

La Fontana Luminosa è un’opera realizzata nel 1934 dall’artista Nicola D’Antino ed è caratterizzata da una vasca circolare che ospita due statue femminili in bronzo che portano in alto una “conca abruzzese”, vale a dire un tradizionale recipiente di liquidi utilizzato soprattutto per trasportare l’acqua fresca.

La Fontana Luminosa è stata così chiamata perché la sera qui avviene un suggestivo gioco di luci sull’acqua che crea un’atmosfera davvero magica.

La chiesa di San Sivestro



Proseguendo verso la nostra destinazione, la Fontana delle 99 cannelle, arriviamo alla Chiesa di San Sivestro. Come la maggior parte delle chiese abruzzesi, l’esterno di queste sono molto semplici e lineari, ma quando si entra, si rimane affascinati dalla bellezza degli affreschi e dagli stucchi presenti all’interno.

La chiesa di San Silvestro si trova nel Quarto, o quartiere di Santa Maria ed è stata costruita nel XIII° secolo ed ha subito delle trasformazione tra il XV° e XVI° secolo con l’aggiunta di affreschi ed opere d’arte che ancora oggi sono presenti.

Qui troviamo una copia dela Visitazione di Raffaello Sanzio, un affresco della Madonna in trono col Bambino, un ciclo di affreschi degli inizi del XV° secolo e la Cappella Branconio che si trova a sinistra della navata. Una vera opera d’arte!

Proseguiamo verso la Fontana delle 99 cannelle percorrendo strade piene di immobili che portano ancora il segno della distruzione del 2009.

Chiesa San biagio
Chiesa San biagio

San Biagio e la Fontana delle 99 cannelle

Arriviamo alla piazzetta dove a sinistra c’é la Chiesa di San Vito, che però troviamo chiusa e a destra la Fontana delle 99 Cannelle.

Uno dei luoghi più conosciuti di tutta L’Aquila e simbolo indiscusso della città è sicuramente la Fontana delle 99 cannelle.

Situata nel quartiere Rivera, la fontana è caratterizzata su tre lati da pareti di marmo a scacchi bianchi e rosa nelle quali si trovano 99 mascheroni.

Dalle bocche di questi mascheroni fuoriescono delle cannelle da cui sgorga l’acqua che termina in due grandi vasche.

Si tramanda che le 99 cannelle posizionate sui 3 lati starebbero a simboleggiare i 99 castelli che costituirono la città dell’Aquila nel XIII secolo.




Ritorniamo verso il centro storico oltrepassando Porta Rivera, ricostruita dopo il terremoto del 1703 e posta in una zona di grande interesse archeologico, poiché le mura che la circondano poggiano su una zoccolatura più antica della città stessa, fino ad arrivare al Convento Cappuccini e chiesa di S. Chiara.


Complesso monastico Santa Chiara d’Aquili

Chiesa Santa Chiara d'Aquili
Chiesa Santa Chiara d’Aquili

La Chiesa di Santa Chiara è, tra le chiese poste all’interno della cinta muraria, quella dalle origini più antiche.

Consacrata nel 1195 dal Vescovo di Forcona Oderisio era una piccola chiesa parrocchiale che, in origine, era dedicata alla Madonna ed era nota come Santa Maria de Aquili e nel 1256 fu concessa alle Monache del monastero di Roio appartenente al ramo femminile dell’Ordine religioso Francescano delle Clarisse.

Queste, dopo un breve allontanamento, nel 1266, fecero ritorno nella chiesa e fecero costruire il monastero.

Nel 1333 dedicarono la chiesa a Santa Chiara d’Aquili.

Nel tempo, a causa dei frequenti e devastanti terremoti che colpirono la regione, il complesso viene ricostruito e rimaneggiato tanto da provocarne lo spostamento della sua collocazione e, l’edificio attuale è il risultato dei lavori eseguiti nella prima metà del 700.

Nel 1809, con la soppressione dell’ordine delle Calrisse, il complesso monastico fu adattato a caserma militare e la Chiesa addirittura in mattatoio comunale.

Nel 1879 il monastero fu riscattato e assegnato ai Frati minori Cappuccini. Attualmente il complesso non è visitabile.

La rinascita dopo il terremoto del 2009

La visita della città è terminata, dal programma abbiamo escluso solamente il Museo d’Abruzzo, quindi torniamo al camper percorrendo le vie della città osservando i cantieri che ci fanno capire che la rinascita dell’Aquila continua e proseguire verso la prossima tappa: le Grotte di Stiffe.