Sicilia in camper – da Potenza a Catania
Ci siamo, il 2 maggio 2023 si parte per la Sicilia in camper.
Si decide di fare il viaggio evitando il più possibile l’autostrada e quindi si percorrerà la SS16 fino a Foggia utilizzando l’autostrada A 14 solo per il tratto Vasto nord – Vasto sud. Il tempo è pessimo per cui decidiamo di partire alle 23,00 del 1° maggio per poi fare delle tappe durante il percorso ai primi sintomi di sonnolenza.
La pioggia ci perseguita fino a San Benedetto del Tronto poi smette. Poco prima di Pescara ci fermiamo per un sonnellino di un paio di ore poi proseguiamo.
Fortunatamente il traffico è scarso, comunque, come da programma, imbocchiamo l’autostrada a Vasto Nord. Il maltempo ci da una tregua e a Foggia prendiamo la statale in direzione Menfi– Potenza. Arriviamo a Potenza alle 11,00 circa percorrendo circa 500 km.
Sostiamo nell’area sosta, 5 posti, gratuita, che si trova in via Zara 114 (40°38’32.8″N 15°48’07.7″E). Il tempo è molto variabile, sistemiamo il camper poi prepariamo il pranzo ed infine ci riposiamo. Continua sempre a piovere.
2 maggio arrivo a Potenza
Per visitare la città ho fatto riferimento all’Ufficio turistico del comune, lo I.A.T. c/o Palazzo del Turismo e della Cultura, via Cesare Battisti, 22. Dal parcheggio del camper, per arrivare al centro, la strada è in salita e quasi tutta fatta di scale. Come biglietto da visita ti ritrovi in un degrado da far paura; scale utilizzate come orinatoi e discariche di materiali più svariati. Arrivato all’ufficio del Turismo ho chiesto una piantina della città per vedere i luoghi da visitare e le strade da percorrere ma ho solo ricevuto un opuscoletto relativo alle zone limitrofe a Potenza. A questo punto ho deciso di girare per il centro e ho notato quattro cartelli dove venivano indicati i principali luoghi da vedere. La Cattedrale di San Gerardo, patrono di Potenza, è una chiesa del XIII° secolo con una facciata molto semplice che nasconde un pregevole interno. L’interno tutto affrescato e, prima dell’abside, a destra, troviamo la cappella dedicata a San Gerardo, dove, nell’altare di fronte è collocata l’urna del Santo ed un busto dorato sempre raffigurante il Santo.
Potenza – la Cattedrale di San Gerardo
Potenza – la Torre Guevara
Girando per il centro si trova il Museo Archeologico Nazionale ed il Municipio. Da lì ci spostiamo verso la Torre Guevara che, però, è interessata da lavori di sistemazione dell’area esterna e quindi inavvicinabile.
Tornando verso il parcheggio del camper passiamo vicino la Chiesa della Santissima Trinità che, però, è chiusa.
Continuando arriviamo alla Chiesa di San Franceso dove sono costuditi affreschi del XIV° secolo e l’icona della Madonna del Terremoto. Onestamente rimaniamo insoddisfatti di questa città e sicuramente non la consiglieremo a nessuno.
4 maggio arriviamo in Sicilia
Dopo la sommaria visita di Potenza ed effettuato il camper service prendiamo la strada in direzione di Brienza per poi raggiungere l’autostrada Salerno – Reggio Calabria che ci porterà fino al traghetto per la Sicilia fino ad arrivare a Messina. La strada per andare verso la Salerno-Reggio Calabria è tutta a 4 corsie ma abbiamo incontrato parecchi restringimenti e cambi corsia a causa dei lavori. Comunque il traffico è stato molto scorrevole come pure sull’autostrada.
Anche la A2 è interessata da lavori per cui abbiamo dovuto fare parecchi cambi di carreggiata. Arrivati a Villa San Giovanni utilizziamo il telepass per fare il biglietto per il traghetto di solo andata (bisogna fare attenzione perché si riscia di pagare il passaggio al prezzo di un autotreno, per cui se si ha tempo è meglio fare il biglietto nella biglietteria). Ora inizia veramente il nostro giro della Sicilia in camper.
S. Alessio Siculo: Arriviamo a Sant’Alessio Siculo nel primo pomeriggio e ci fermiamo presso l’area sosta camper Triscell (37°55’52.6″N 15°21’15.8″E) per tre giorni e nel frangente partire alla volta di Limina per incontrare Daniela e Battista e passare una giornata con loro.
Area sosta Triscell – Sant’Alessio Siculo
Lungomare di Sant’Alessio Siculo
5 maggio – Savoca
La giornata è bella e facciamo una bella passeggiata sul lungomare e arrivati a metà strada passiamo vicino il cartello che indicava Savoca a 4 Km. Quindi, vista l’ora e che il prossimo bus per andare in quel luogo passava alle 12,05 circa, decidiamo di andarci a piedi.
Arriviamo nel paese un po’ affaticati, ma lo spettacolo che ci si presenta è veramente straordinario. Ci sono tantissimi turisti di cui il 90% circa straniero. Dopo aver fatto scorta d’acqua iniziamo il tour in questo gioiello. Sfortunatamente alcune chiese sono chiuse ma la più bella, quella di San Nicola o Santa Lucia è visitabile. Per arrivarci passiamo dalla Porta della Città, poi andiamo nella chiesa di San Michele che troviamo chiusa.
Proseguiamo fino ad arrivare fino alla chiesa di San Nicola chiamata anche chiesa di Santa Lucia in quanto dopo il crollo della chiesa di Santa Lucia, avvenuto nel 1880, molti reperti della chiesa distrutta sono stati collocati qui. Nel mese di agosto si svolge una manifestazione, a cui partecipa tutto il paese, per rievocare il martirio della Santa.
Proseguiamo il giro andando verso il castello, anche questo chiuso, come la Cattedrale, quindi torniamo indietro e visitiamo il museo Etno-antropologico di Savoca che ci fa vedere con immagini e attrezzi, la vita degli abitanti di questo paese fino la fine degli anni 80.
Torniamo all’ingresso del paese e ci fermiamo per il pranzo al Bar Vitelli, reso famoso da alcune scene del film Il Padrino, girate in questo locale.
7 maggio Giardini Naxos
Dopo aver fatto camper service e dopo aver salutato il Capitano (il gestore dell’area sosta Triscell), partiamo alla volta di Gaggi per una visita agli altri cugini. Per il pranzo, al sacco, andiamo in un terreno di loro proprietà in località Zurià nel comune di Graniti. Trascorriamo un’altra piacevole giornata in loro compagnia poi, nel tardo pomeriggio ci rechiamo a Giardini Naxos per sistemarci presso il Parking Lagani. http://www.parkinglagani.it/ (37°49’15.31″N – 15°16’2.84″E) che si trova in zona Recanati in viale Stracina 22, che offre un’ampia scelta di piazzole e si trova vicinissimo alla fermata dei bus per Taormina. Anche qui ci sarà da pagare l’elettricità a consumo e l’utilizzo delle docce ma siamo forniti di wi-fi gratis. Qui è possibile utilizzare la tessera Sicily card camping (attivabile anche on-line per smartphone Android e I-phone nel sito https://sicilycamping.com/ ).
8 – 9 maggio Taormina
Oggi il tempo è nuvoloso e ogni tanto scende una leggera pioggerellina ma questa volta non demordiamo e prendiamo il bus per andare a Taormina. Prendiamo l’autobus nel capolinea che si trova vicino all’area sosta e con il bus arriviamo a Taormina verso le 10,30. Passiamo per la Porta Messina e ci ritroviamo subito davanti la chiesa di Santa Caterina e il Palazzo Corvaja che attualmente è chiuso per restauri. La chiesa, in stile barocco è molto bella e racchiude opere del XV° secolo.
Proseguiamo per Corso Umberto I° dove si affacciano moltissimi negozi in cui i turisti entrano per acquistare di tutto fino ad arrivare in Piazza IX aprile dove visitiamo la Biblioteca comunale che ospita, oltre i molti volumi, anche una mostra dell’artigianato tessile. Dopo la biblioteca entriamo nella chiesa di San Giuseppe. Questa è stata costruita intorno al 1600-1700 ed era la sede della “Confraternita delle anime del Purgatorio” per questo motivo in diversi punti della facciata ed anche all’interno della chiesa si possono notare delle figure umane in mezzo alle fiamme che simboleggiano la purificazione dai peccati.
Uscendo dalla chiesa ci troviamo di fronte la piazza IX Aprile con il suo belvedere, affollatissimo di turisti per fare foto e selfie anche se la giornata è piuttosto grigia, ma ne approfittiamo anche noi. A destra si trova la Torre dell’orologio e oltrepassandola arriviamo fino al Duomo di Taormina con la sua fontana.
Nel Duomo si stava svolgendo un funerale per cui non era possibile entrare quindi siamo andati oltre fino alla Porta Catania dove, girando a sinistra è possibile visitare il Palazzo dei Duchi di Santo Stefano.
A questo punto torniamo indietro verso il capolinea dell’autobus che ci riporterà a Giardini Naxos in località Recanati dove si trova in nostro camper ma prima andiamo a visitare la chiesa di San Pancrazio.
La chiesa di San Pancrazio, vescovo e patrono di Taormina, risalente al XVIII secolo in stile barocco, sorge sulle rovine di un tempio greco dedicato a Giove Serapide, i cui blocchi di pietra del basamento sono ancora ben visibili all’esterno della chiesa. San Pancrazio nacque ad Antiochia e fu mandato da San Pietro in Sicilia come Vescovo di Taormina. In Sicilia riuscì a convertire parecchi pagani, i suoi nemici durante un banchetto volevano costringerlo a baciare un idolo di legno, ma il Vescovo con un segno di croce lo ridusse in frantumi.
Questo gesto gli costò la vita, infatti fu martoriato e ucciso. Il patrono di Taormina si festeggia il 9 luglio, ma solo ogni quattro anni si svolge la festa solenne, durante la quale sia la Vara di San Pancrazio che quella di San Pietro vengono portate in processione per le vie del paese. Dopo la visita a questa chiesa prendiamo l’autobus per tornare al camper; torneremo nel pomeriggio per terminare la visita di questa meravigliosa cittadina.
Ritorniamo a Taormina per visitare il Teatro Greco e il Duomo. L’ingresso al Teatro costa 10 €. ma li vale tutti. Anche il Duomo è da visitare.
La Cattedrale fortezza, come venne definito il Duomo di Taormina, fu edificata intono al 1400 sui ruderi di una piccola chiesetta di epoca medievale e dedicata a San Nicola di Bari. Ha una struttura a croce latina con tre navate. Nelle due laterali trovano posto i sei altari minori. Sei colonne, tre per lato, di origine monolitica in marmo rosa di Taormina e sormontate da capitelli decorati a foglia e a squama di pesce, sostengono la navata centrale.
Quest’ultima si apre sotto un soffitto a travi di legno con mensole intagliate, che riproducono motivi arabi resi in gusto gotico. Di notevole interesse il portale principale, ristrutturato nel 1636, con un grande rosone scolpito d’ispirazione rinascimentale. Sulla Piazza, oltre al Duomo, si affaccia anche il Palazzo del Comune.
Al centro della Piazza si trova una magnifica fontana, attribuita ad uno degli ultimi allievi del fiorentino Montorsoli.
La fontana fu costruita nel 1635 su gradoni circolari. Deliziose sono le quattro fontanelle laterali. Sullo zampillo centrale è scolpito il Minotauro, simbolo della città di Taormina.
Visitiamo poi il più importante monumento di Taormina: il Teatro Greco.
Questo fu realizzato in un punto panoramico meraviglioso, da cui si ammirano la mole dell’Etna e il Mar Jonio.
Su alcuni gradini è inciso il nome di Filistide, la moglie di Ierone II, il tiranno di Siracusa che molto probabilmente nel III secolo a.C. fece costruire il teatro taorminese.
L’edificio fu ricostruito in età romana e più precisamente nel II secolo d.C.
10 maggio le Gole dell’Alcantara
Continua il nostro giro della Sicilia in camper. Partiamo dall’area attrezzata Lagani alle 10,30 dopo aver fatto camper service. Abbiamo speso un totale di € 53,50 per tre notti comprensivi di 2 docce e 11 KW di corrente. Prima di prendere la strada per le Gole dell’Alcantara ci fermiamo a fare degli acquisti di generi alimentari e arriviamo nel parcheggio antistante l’ingresso alle gole e ci rechiamo alla biglietteria (37°52’44.5″N 15°10’33.4″E).
Per arrivare al fiume, utilizzando l’ascensore, si deve spendere €. 7,00 a persona (un po’ esagerato per il solo utilizzo dell’ascensore per scendere e salire dal fiume). Le rocce vulcaniche, dove scorre il fiume, creano uno spettacolo bellissimo ed è possibile percorrerne un tratto ma l’acqua è molto fredda e torbida a causa delle piogge dei giorni precedenti.
Ripartiamo per andare verso il Rifugio Sapienza sull’Etna passando per Randazzo, Bronte e Nicolosi. A Bronte, famosa per i pistacchi, vediamo distese di alberi di pistacchi a perdita d’occhio per molti chilometri. Arriviamo infine al Rifugio Sapienza sull’Etna, siamo a 1910 mt.s.l.m. la temperatura si aggira intorno i 5° C. e continua a piovere alla grande.
Nel parcheggio ci sono già una ventina di camper ed altri ne continuano ad arrivare per passarci la notte con la speranza che domani è un altro giorno e forse non pioverà.
11 maggio l’Etna
Arriviamo nel parcheggio presso il Rifugio Sapienza (N 37° 41’57.48” E 15°0’2.8794”) che si trova vicino la funivia. Oggi, effettivamente è un altro giorno. Dopo la pioggia insistente di ieri, stanotte il vento ci cullava ma questa mattina abbiamo trovato, finalmente, il sole.
E’ ancora presto quindi decidiamo di fare una passeggiata fino al Cratere Silvestre che si trova poco distante. Questo tipo di cratere si forma, in quanto l’Etna, essendo un vulcano effusivo, ha la caratteristica di creare crateri anche nel fianco della montagna (attività fratturale) e di questi ce ne sono più di 250. Una particolarità di questi crateri è, che una volta spenti, non hanno più la possibilità di eruttare di nuovo in quanto, una volta che il magma si raffredda, diventa basalto e ottura i canali lavici.
Dopo aver pagato il parcheggio del camper per tutta la giornata, €. 12,00, facciamo i biglietti per una visita completa del vulcano prendendo la cabinovia e poi il pulmino 4X4 che ci porterà a 2.750 mt. di altezza spendendo €. 78,00 a persona.
Arrivati in quota abbiamo trovato una guida che ci ha fatto una descrizione dell’attività vulcanica e ci ha accompagnato fino alla Valle del Bove.
La Valle del Bove, che ha un diametro di circa 5 KM. ed una profondità di circa 1000 metri, si è formata anticamente dal collasso del cratere principale del vulcano. Qui non vive nulla, ne’ flora ne’ fauna. A questa altezza troviamo anche la neve e lo spettacolo è veramente bello con il blu del cielo, il bianco della neve e dei gas sprigionati dalla bocca del vulcano e il nero della lava.
Ritorniamo al camper per il pranzo poi, dopo un breve riposo, ci incamminiamo per andare in cima al cratere Silvestre alto circa 2.100 mt. Decidiamo di fermarci anche per questa notte poi, domani, andremo a Catania.
12 maggio Catania
12 maggio Catania; La notte trascorsa è stata molto ventosa ma la mattina si è presentata con un bel sole. Partiamo alla vota di Catania e sostiamo presso Lua Beach (37.487372 N, 15.085398 E – 37°29’14.5″N 15°05’07.4″E) che si trova un po’ in periferia, ma è comodissimo in quanto a poche decine di metri troviamo la fermata dell’autobus che ci porta in centro e passa ogni 30-40 minuti circa. Il prezzo del biglietto è di €. 1,00 per 90 minuti. Il capolinea dell’autobus si trova proprio dietro Piazza del Duomo.
Piazza del Duomo; ricostruita dopo il terremoto del 1693 è circondata da palazzi e dal Duomo tutto in stile barocco ed è stata nominata dall’Unesco patrimonio dell’Umanità.
Al centro della piazza si trova il simbolo di Catania, l’elefantino, che sfortunatamente è interessato da lavori di restauro per cui rimane coperto dalle impalcature. Di fronte al Municipio troviamo la Fontana dell’Amenano e, a sinistra della fontana troviamo la Cattedrale di Sant’Agata.
Cattedrale Sant’Agata; Costruita sui resti di antiche terme, il Duomo di Sant’Agata è stato più volte distrutto e ricostruito dopo terremoti ed eruzioni dell’Etna.
L’interno della Cattedrale di Sant’Agata, protettrice di Catania.
La Cattedrale Sant’Agata è stata costruita sui resti di antiche terme, il Duomo di Sant’Agata è stato più volte distrutto e ricostruito dopo terremoti ed eruzioni dell’Etna.
Fondata sulle antiche vestigia di antiche terme romane tra il 1086 e il 1090 negli anni della conquista normanna, aveva le caratteristiche di “ecclesia munita”, con absidi poderose in pietra lavica concluse da merlature.
Queste ed il transetto si salvarono dalla forza distruttiva del terremoto del 1693.
I lavori della nuova struttura ebbero inizio nel 1709 e nel 1730 vennero affidati dal vescovo Galletti all’architetto Giovanbattista Vaccarini.
A destra dell’altare maggiore è la cappella di Sant’Agata, dove sono custodite le reliquie della Santa Patrona Agata (la cosiddetta “Cammaredda”.
Di fianco alla Cattedrale si trova la Fontana dell’Amenano dove si può vedere sfociare il fiume sotterraneo che scorre sotto di essa.
Collegiata di Maria Santissima dell’Elemosina; questa basilica esisteva in forma di edicola fin dal V° secolo, poi, dopo il famigerato terremoto del 1693, ricostruita in stile barocco nei primi decenni del 1700.
L’interno è bellissimo come pure gli affreschi che ricoprono il soffitto.
Proseguiamo sempre su Via Etnea ed arriviamo ai Resti dell’Anfiteatro romano; qui si svolgevano combattimenti fra i gladiatori e poteva contenere fino a 15.000 persone.
Tempio di Sant’Eupilio; proseguendo per via Sant’Eupilio arriviamo a quello che resta del Tempio dove, una volta sorgeva il luogo del martirio del catanese Sant’Eupilio. Il tempio fu distrutto durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. Arriviamo alla Chiesa SS. Annunziata al Carmine che troviamo chiusa.
Mercato della Pescheria; coloratissimo mercato dove è possibile acquistare pesce, carne, frutta e verdura. Oltre ai banchi degli ambulanti ci sono anche dei negozi di street-food che fanno venire l’acquolina in bocca. I prezzi sono veramente interessanti e fanno venir voglia di fare acquisti, specialmente se vieni a Catania con il camper.
Torniamo al camper per il pranzo poi, nel pomeriggio ci rechiamo presso l’Ufficio Turistico che si trova in via Vittorio Emanuele II° proprio nella via laterale della Cattedrale. Ritiriamo una piantina della città con le principali attrattive di Catania. Prendiamo via Etnea ed arriviamo in: Piazza Università dove a destra si trova il palazzo dell’Università degli studi e a sinistra il Palazzo Sangiuliano.
La mattina del 13 piove in continuazione, quindi decidiamo di riprendere la visita della città nel pomeriggio. Prendiamo il bus che ci porta al centro città e ricominciamo il giro.
Via dei Crociferi con le sue chiese; dopo essere passati davanti la casa natale di Vincenzo Bellini, sede anche del Museo Belliniano, e fotografato la facciata della chiesa di San Francesco d’Assisi all’Immacolata, arriviamo in via dei Crociferi.
Alcune chiese non sono visitabili, altre sono chiuse comunque arriviamo in fondo alla via fino al cancello di Villa Cerami, sede dell’Università di Giurisprudenza. Torniamo sui nostri passi per la visita al Monastero dei Benedettini e passiamo dietro il Teatro Greco, di cui vediamo solo le mura, e passando davanti l’Oratorio di San Filippo Neri ci fermiamo nella piccola chiesa.
Monastero dei Benedettini; imponente complesso sede della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’università degli studi di Catania. Qui ci aspetta la brutta sorpresa che le visite nei giorni di sabato e domenica sono solo per gruppi accompagnati dalle guide e che per questa sera i giri sono tutti prenotati.
Un po’ sconsolati, perché la visita sarebbe stata sicuramente molto interessante, torniamo verso piazza del Duomo e visitiamo la chiesa della Badia di Sant’Agata.
Si è fatto tardi per cui decidiamo di rientrare ma prima facciamo una sosta allo Scirocco, locale di street-food per mangiare una caponata e del pesce fritto. Arriviamo al Lua Beach stanchi ma soddisfatti. Domani riprenderemo la visita della città.
La visita a Catania termina qui. Molte sono le cose che non abbiamo potuto vedere a causa del tempo, anche meteorologico che ci è stato tiranno, però, Catania ci ha veramente affascinato e soddisfatto.
Quello che bisogna mettere in mente è che per visitare il Monastero dei Benedettini è consigliabile prenotare un tour nei giorni festivi o prefestivi perché, come consigliato dall’addetta all’office, durante questi giorni è visitabile tutto il complesso in quanto non ci sono lezioni universitarie.
Interessanti sarebbero da visitare i giardini di Villa Bellini, il museo dei pupi siciliani, il Castello Ursino e tanti altri luoghi, come ad esempio il Borgo di San Giovanni Li Cuti.
Spesa sostenuta per due notti con allaccio corrente elettrica € 30,00.