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A Chieti, la terrazza d’Abruzzo, esiste un’area sosta camper che si trova un po’ in periferia, quindi un po’ distante dal centro 42°20’48.2″N 14°09’19.9″E – 42.346725, 14.155526. Anche se presente il carico e scarico l’area è un po’ spartana e non molto curata, comunque tranquilla.
La terrazza d’Abruzzo
Nota anche come “la Terrazza d’Abruzzo”, Chieti è considerata una delle città più antiche di Italia e il suo centro storico custodisce un patrimonio storico davvero unico.
Considerata una delle cittadine più antiche di Italia, Chieti è una città che vanta uno dei patrimoni artistici e archeologici più belli della nostra penisola. Situata in un colle a 330 metri sul livello del mare, la città concede meravigliose vedute sia sul mare che sulle montagne circostanti.
Chieti: la Cattedrale di San Giustino
Dopo aver pernottato nell’area sosta ci incamminiamo verso il centro storico, distante circa due chilometri, che come al solito sono in salita, e arriviamo nella piazza centrale dove troviamo la Cattedrale di San Giustino.
Considerata la chiesa più importante di Chieti, la Cattedrale di San Giustino è stata costruita nel 1200 sui resti di un precedente luogo di culto molto più antico.
L’edificio ha subito nel tempo diversi lavori di ristrutturazione che l’hanno portata ad avere esternamente un aspetto neogotico mentre all’interno si può ammirare uno stile più vicino al barocco.
La cattedrale presenta una pianta a tre navate divise da colonne che terminano con tre absidi e la navata centrale è coperta da una volta a botte lunettata.
Il presbiterio è sopraelevato e sotto di questo si apre la cripta che conserva le reliquie di San Giustino e dove si trovano preziosi affreschi e pitture risalenti al XIV-XV secolo.
La Cripta
La Cripta della Cattedrale di San Giustino presenta una pianta irregolare che si articola in sei piccole navate di due campate ciascuna. Ad oggi risulta essere interamente realizzata in laterizio con elementi lapidei solo nei capitelli delle colonne. Nella cripta sono conservati frammenti di affreschi riferibili al sec. XIV e XV ed un’arca marmorea in cui sono custodite le reliquie di San Giustino, patrono di Chieti e primo Vescovo della città, fatto scolpire nel 1432 dal vescovo Marino del Tocco.
La via principale della terrazza d’Abruzzo
Usciamo dalla Cattedrale per andare in Corso Marrucino che è la via principale di Chieti e proprio di fronte vediamo la chiesa di San Francesco al Corso che però troviamo chiusa.
Proseguendo arriviamo in Largo Gian Battista Vico, un’area elegante e signorile dove si trova affacciato il palazzo della Camera di Commercio. L’edificio risale agli anni ’30 e presenta una commistione di stili che vanno dagli elementi tardo gotici a quelli rinascimentali con anche decorazioni di impronta fascista, come l’aquila imperiale poggiante su una testa di Mercurio, dio del commercio.
Qui si trova anche Palazzo Fasoli la cui facciata si presenta del tipico colore rosso pompeiano e, nonostante i lavori di ristrutturazione avvenuti negli anni Trenta, sono ancora visibili le decorazioni in stile rococò che caratterizzano i balconi.
Sempre in Largo Gian Battista Vico troviamo anche il monumentale complesso della Chiesa di San Domenico con annesso Collegio degli Scolopi, ove attualmente hanno sede il Liceo Ginnasio G. B. Vico e il Convitto Nazionale omonimo.
Come arriviamo sotto i portici inizia un violento acquazzone che fortunatamente dura pochi minuti per poi far capolino il sole, quindi possiamo proseguire nella visita della chiesa di San Domenico.
La Chiesa, consacrata nel 1672, presenta una facciata in pietra, con campanile in laterizio spostato dal corpo principale della chiesa. La pianta è a navata unica con tre cappelle per lato e presbiterio stretto e profondo, pur conservando un impianto di tipo rinascimentale presenta decorazioni di matrice barocca.
Come tutte le chiese visitate anche questa è bellissima. Proseguiamo oltre fino ad arrivare alla chiesa della SS. Trinità che si trova in piazza Trento e Trieste.
Chiesa e ospedale della SS. Trinità
I lavori per la costruzione della chiesa con l’annesso Ospedale (centro di accoglienza per i pellegrini) vennero iniziati nel 1586 dove si trovava una Cappella del 1141. A metà del 700, l’interno venne completamente restaurato, nel 1748 fu realizzato il campanile che nel 1902 venne dotato dell’orologio. Nel 1914 fu concessa la possibilità di battezzare.
Alla fine del 700 l’Ospedale smise di funzionare e quindi fu venduto. La Confraternita della SS. Trinità venne sciolta nel 1935.
L’anfiteatro Romano
L’Anfiteatro Romano di Chieti risale aI I secolo d.C. e si trova all’interno del Parco Archeologico “La Civitella”. Rinvenuto insieme ad altri resti durante gli scavi archeologici che erano in atto nell’area della Civitella, l’Anfiteatro fu ricavato lungo le pendici orientali del colle ed era direttamente collegato sia con la viabilità cittadina che con quella extraurbana. Dai resti emersi si può anche intravedere la forma ellittica dell’anfiteatro che era luogo in cui avvenivano i combattimenti tra i gladiatori.
Terminata la visita di Chieti torniamo verso il camper per prepararci alla prossima meta: Atri.