A Celano viene segnalata un’area sosta camper vicino al castello di Piccolomini 42°05’10.9″N 13°32’42.8″E – 42.086350, 13.545230

Arriviamo a Celano nel tardo pomeriggio e troviamo che l’area sosta vicino al castello è diventata un parcheggio a pagamento inoltre tante sono le auto parcheggiate che non è possibile trovare posto.

Girando per le vie adiacenti, troviamo un parcheggio proprio a finco la caserma dei Carabinieri Forestali. E’ piccolo ma per noi è sufficente e decidiamo di pernottarci.

Celano è una delle città principali della Marsica che si trova a 860 mt. di altezza e presenta un centro storico davvero accogliente e ben tenuto. La città domina dall’alto la piana del Fucino e il suo territorio è in parte incluso nel Parco regionale naturale del Sirente-Velino.

Castello Piccolomini
Castello Piccolomini
Esterno Chiesa San Francesco
Esterno Chiesa San Francesco

La cittadina ha origini davvero antiche e nel corso dei secoli ha subito diverse dominazioni ed è appartenuta a famiglie come i Piccolomini e gli Sforza.

Tuttavia questa località è particolarmente famosa per essere il luogo di nascita di Tommaso da Celano, uno dei primi discepoli di San Francesco d’Assisi.

Il mattino successivo il nostro arrivo percorrendo a piedi circa un chilometro, la distanza che ci separa dal centro storico, iniziamo la visita della città.

Arriviamo nella piazza dove si trova il Municipio di Celano e vediamo subito la Chiesa di San Francesco.

Altare Chiesa San Francesco
Altare Chiesa San Francesco
Reliquie del Beato Tommaso da Celano
Reliquie del Beato Tommaso da Celano

Questa venne fondata nel 1300 a ricordo della visita fatta da San Francesco nel 1220 circa. L’interno, completamente ristrutturato nel Settecento, è in stile barocco e vi si trovano dipinti su tela dal XVI al XVIII secolo e lastre in pietra dedicate alla famiglia celanese dei Corsignani.

Prima di entrare nel centro storico di Celano, proseguiamo fino ad arrivare alla chiesa di Santa Maria in Fonte Coeli.

Chiesa Santa Maria in Fonte Coeli
Chiesa Santa Maria in Fonte Coeli

La chiesa di Santa Maria in fonte Coeli venne fondata nel 1621.

La facciata presenta un semplice portale settecentesco coronato a timpano ed affiancato sulla destra da un campanile cuspidato in pietra con decorazione di archetti in successione.

interno Chiesa Santa Maria in Fonte Coeli
interno Chiesa Santa Maria in Fonte Coeli

All’interno dell’unica navata spicca l’altare settecentesco riccamente decorato ed impreziosito dall’edicola centrale raffigurante la Madonna de Fonte Coeli con scene della Natività, celebre pittura murale cinquecentesca.

Passeggiando per le vie di Celano

Monumento ai Caduti
Monumento ai Caduti
Centro storico Celano
Centro storico Celano
chiesa di San Michele Arcangelo
chiesa di San Michele Arcangelo

Chiesa di S. Michele Arcangelo

Alla sinistra del castello di Celano sorge la Chiesa di Sant’Angelo, anticamente detta di S. Michele Arcangelo, affiancata da un palazzo, sede del convento dei Padri Celestini fino all’occupazione del Regno di Napoli.

Fu il conte Pietro Berardi, lo stesso che iniziò i lavori del castello, a volere l’edificazione della chiesa nel 1392, ma bisognerà aspettare solo il 1451 per il completamento della costruzione.

L’aspetto architettonico della chiesa è semplice e lineare: la facciata di scuola aquilana del XV secolo presenta un coronamento orizzontale decorato con archetti a sesto acuto e, nel centro, una statua in pietra di San Michele Arcagelo con la spada.

Altare della chiesa di S. Michele
Altare della chiesa di S. Michele
Interno chiesa S. Michele Arcangelo
Interno chiesa S. Michele Arcangelo
Navata San Michele
Navata San Michele

Il portale è incorniciato dalle stesse foglie radiali che decorano il sovrastante rosone cieco; due leoncini stilofori in marmo rosa sorreggono le sottili colonne con anello mediano, terminanti su capitelli decorati con otto foglie ripiegate a sfera.

L’interno, in stile barocco, conserva cinque altari in marmo policromo, decorati agli angoli da testine di putti in marmo bianco e un pregevole organo realizzato nel 1757 da Raffaele Fedeli da Camerino.

In questa chiesa ogni anno, il Venerdì Santo, si rinnova il rito della Desolata, una versione cantata della Via Crucis, alternata al canto in latino dello Stabat Mater.

Chiesa di San Giovanni Battista

Chiesa San Giovanni Battista
Chiesa San Giovanni Battista
interno Chiesa San Giovanni Battista
interno Chiesa San Giovanni Battista
Statua del Cristo Morto
Statua del Cristo Morto
Navata laterale
Navata laterale

La Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista è stata interamente ricostruita nel XIII secolo in seguito alle distruzione del paese operata da Federico II di Svevia nel 1223.

La facciata esterna è molto semplice e fatta di pietra locale tagliata in conci squadrati.

Il portale è decorato con una lunetta in cui sono presenti la Madonna con il Bambino tra San Giovanni Evangelista e papa Bonifacio IV, che era originario della Marsica.

Affreschi-Chiesa-San-Giovanni-Battista
Affreschi-Chiesa-San-Giovanni-Battista
organo Chiesa San Giovanni Battista
organo Chiesa San Giovanni Battista

L’interno presenta una pianta a tre navate ed è decorato da numerosi stemmi di famiglie nobili di Celano e, nella navata laterale destra, da pregiati affreschi risalenti al Quattrocento.

Di grande pregio anche il coro ligneo del XVIII secolo e il fonte battesimale in legno dorato risalente al Cinquecento, mentre sotto l’altare maggiore sono conservate le urne dei Santi Martiri di Celano, Simplicio, Costanzo e Vittoriano.

La visita di Celano continua e arriviamo fino alla Chiesa di San Rocco che però è chiusa per restauri.

Chiesa di San Rocco
Chiesa di San Rocco

Chiesa della Madonna delle Grazie

Chiesa della Madonna delle Grazie
Chiesa della Madonna delle Grazie
Altare della Madonna delle Grazie
Altare della Madonna delle GrazieAltare

La Chiesa della Madonna delle Grazie, nota in passato come Chiesa di San Giovanni Capodacqua, risale all’XI secolo, ed è stato l’unico edificio religioso ad essere risparmiato durante la devastazione della città ad opera dall’imperatore Federico II.

Sottoposta a diversi lavori di rifacimento la chiesa è caratterizzata all’interno da tre navate divise da possenti colonne e presenta un altare ligneo del Cinquecento, mentre la facciata è a capanna con un elegante decorazione scultorea sull’architrave del portale principale. Sotto il pavimento della chiesa sono stati rinvenuti i resti di un’area cimiteriale utilizzata fino al 1932.

Chiesa della Madonna delle Grazie
Chiesa della Madonna delle Grazie
Interno della chiesa
Interno della chiesa
Affreschi della chiesa della Madonna delle Grazie
Affreschi della chiesa della Madonna delle Grazie

Santa Maria Valleverde

interno chiesa Santa Maria Valleverde
interno chiesa Santa Maria Valleverde
altare laterale Santa Maria Valleverde
altare laterale Santa Maria Valleverde
Cripta della chiesa
Cripta della chiesa

La chiesa risale al 1508 e presenta al suo interno un’unica navata e importanti opere, come il coro ligneo del Cinquecento. Sul lato destro sono presenti due grandi pale d’altare mentre su quello sinistro tre cappelle ornate di pregevoli affreschi della Vergine realizzati da Paolo Zoppo nel 1558.

Affreschi della Cripta
Affreschi della Cripta
Cripta di Santa Maria Valleverde
Cripta di Santa Maria Valleverde
Soffitto affrescato della Cripta
Soffitto affrescato della Cripta

All’altezza del presbiterio una scala porta nella sottostante “cripta del Paradiso” che ha la forma poligonale ed è decorata da splendidi affreschi del XVI secolo. Adiacente alla chiesa si trova il convento francescano con un chiostro risalente al XV secolo e un loggiato ad archi e pareti decorate da pitture a lunetta. All’interno del convento è possibile visitare la ricca Biblioteca di Santa Maria e un museo di opere sacre.

Affreschi
Affreschi
Affreschi
Affreschi
Chiostro di Santa Maria Valleverde
Chiostro di Santa Maria Valleverde

Castello Piccolomini

La visita al castello viene rimandata a martedì in quanto il lunedì rimane chiuso. Il maestoso Castello Piccolomini sorge sul Colle di San Flaviano nella parte più alta della cittadina di Celano.

il castello Piccolomini
il castello Piccolomini
il castello Piccolomini
il castello Piccolomini
ingresso del castello
ingresso del castello

Edificato nel 1392 dal Conte Pietro Berardi molto probabilmente sui resti di una preesistente fortificazione di legno voluta da Federico II di Svevia, il Castello di Celano ora si presenta come un connubio di elementi architettonici medioevali e rinascimentali. Costruito inizialmente a scopo difensivo, la fortezza fu poi trasformata in una residenza nobiliare. Attualmente possiamo ammirare mura di cinta con 11 torri e 5 torrette semi-cilindriche. All’interno un ponte levatoio permette di superare un fossato e di accedere al Castello, un edificio a pianta rettangolare con quattro torri quadrate agli angoli.

Interno del castello

L’edificio si sviluppa su tre livelli e affaccia su un cortile dove si trova un pozzo adibito alla raccolta delle acque piovane. Nel 1915, purtroppo, il maniero è stato seriamente danneggiato dal terremoto della Marsica e solo nel 1938 il castello è passato sotto la proprietà dello Stato Italiano che ne ha curato i lavori di ristrutturazione. All’interno del casello ora si trova anche la sede del Museo d’Arte Sacra della Marsica e la Collezione Torlonia di Antichità del Fucino.

Cortile interno del castello
Cortile interno del castello
piano superiore del castello
piano superiore del castello

Collezione Torlonia e Museo d’arte sacra della Marsica

Museo arte sacra
Museo arte sacra
Museo arte sacra
Museo arte sacra
Museo arte sacra
Museo arte sacra

Il Museo di Arte Sacra lo troviamo al piano terra del castello. Il percorso museale d’arte sacra si snoda attraverso 8 sale tematiche, in cui sono esposte pitture, sculture lapidee e lignee, nonché pregevoli lavori di oreficeria. Le splendide opere provengono da tutto il territorio marsicano e sono databili tra il VI e il XVIII secolo.

Museo arte sacra
Museo arte sacra
Museo arte sacra
Museo arte sacra
Museo arte sacra
Museo arte sacra

Prima di salire al piano superiore, ci soffermiamo davanti a delle immagini che raccontano dei danni, subiti dal castello, durante il terremoto avvenuto nel 1915 e del suo successivo restauro. Poco oltre si trova un locale da dove è possibile affacciarsi per poter vedere le prigioni del castello.

Danni del Terremoto del 1915
Danni del Terremoto del 1915
Restauri fatti dopo il terremoto
Restauri fatti dopo il terremoto
prigione del castello
prigione del castello

Saliamo la sclinata per arrivare al piano superiora dove si trova la collezione Torlonia che è composta dai reperti rinvenuti durante il prosciugamento del lago Fucino ad opera del principe Alessandro Torlonia. Di particolare importanza e bellezza è il rilievo in calcare del II sec. d.C. con veduta di città e del suo territorio.

Collezione Torlonia
Collezione Torlonia
Collezione Torlonia
Collezione Torlonia
Collezione Torlonia
Collezione Torlonia

Dopo aver visitato il castello di Piccolomini ci prepariamo a partire in direzione dell’Aquila percorrendo Le Gole di Aielli-Celano, note più semplicemente come “gole di Celano”, si trovano tra i Comuni di Celano, Aielli ed Ovindoli all’interno del Parco Naturale Regionale Sirente-Velino. Scavate per più di quattro chilometri dal torrente Rio La Foce, le gole hanno pareti rocciose che possono presentare anche strettoie di circa 3 metri e nei punti più alti raggiungono quasi i 200 metri di altezza. Qui è possibile incrociare anche diverse specie animali, come il grifone reale, il gufo reale, il falco pellegrino e anche qualche cinghiale.Chiesa di Santa Maria Valleverde risale al 1508 e presenta al suo interno un’unica navata e importanti opere, come il coro ligneo del Cinquecento. Sul lato destro sono presenti due grandi pale d’altare mentre su quello sinistro tre cappelle ornate di pregevoli affreschi della Vergine realizzati da Paolo Zoppo nel 1558. All’altezza del presbiterio una scala porta nella sottostante “cripta del Paradiso” che ha la forma poligonale ed è decorata da splendidi affreschi del XVI secolo. Adiacente alla chiesa si trova il convento francescano con un chiostro risalente al XV secolo e un loggiato ad archi e pareti decorate da