Le Grotte di Stiffe sono un affascinante complesso di grotte situato nel comune di San Demetrio ne’ Vestini, nella provincia dell’Aquila. Celebri per la loro bellezza naturale, l’importanza geologica e la loro unicità, queste grotte si trovano nel cuore del Parco Regionale Velino Sirente e nelle vicinanze del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Arriviamo nei pressi delle Grotte, 42°15’20.4″N 13°32’32.8″E – 42.255657, 13.542454 e fortunatamente troviamo un parcheggio libero dove lasciare il camper senza che questo sia di intralcio perché la strada è stretta e arrivati in cima troviamo solo un piccolo piazzale per tornare indietro.
Interno delle Grotte di Stiffe
L’accesso alle grotte avviene all’apice della forra di Stiffe, attraverso una vistosa spaccatura nella montagna, nel punto in cui il Rio Gamberale risorge alla luce dopo un lungo percorso sotterraneo.
All’interno si rimane incantati da uno spettacolo unico nel suo genere accompagnati dalla presenza costante dell’acqua che, nel corso dei millenni, ha modellato un percorso dove cascate e rapide sfiorano stalattiti e stalagmiti.
La visita è sempre guidata e la nostra accompagnatrice è Laura di origine venezuelana ed ha avuto la durata di 1 ora; siamo entrati con il penultino gruppo della giornata.
La temperatura interna è di 10 gradi tutto l’anno si consiglia abbigliamento impermeabile ed adeguato oltre a scarpe comode possibilmente con suola antiscivolo. Si deve arrivare in biglietteria, situata presso l’ingresso della grotta, 20 minuti prima dell’orario prescelto.
La prenotazione della visita non è obbligatoria; tuttavia, in mancanza, non è garantito l’accesso alle Grotte. Noi siamo arrivati poco prima delle 17,00 per cui abbiamo aspettato poco per entrare nelle grotte e non abbiamo prenotato perché durante i giorni feriali in bassa stagione non ci sono problemi.
Laura ci ha spiegato da dove proviene tutta quest’acqua e come veniva utilizzata nei tempi passati, anche se non potabile a causa delle grandi quantita di sali minerali disciolti. Durante la visita è possibile fare fotografie in determinate sale, fondamentalmente le più belle.
Laghetto di Sinizzo
Al momento dei saluti, Laura ci consiglia di pernottare presso il laghetto di Sinizzo alle coordinate GPS 42°17’28.3″N 13°34’30.2″E – 42.291205, 13.575063 a pochi chilometri dalle grotte e dove esiste un parcheggio senza servizi.
Un altro consiglio prezioso da parte di Laura è stato quello che riguardava la visita che avremmo fatto il giorno successivo a Bominaco, in quanto la chiesa e l’Oratorio sarebbero stati aperti alle 9,30 e nel caso il complesso fosse ancora chiuso si deve telefonare al numero presente nel cartello esposto nel cancello per chiamare il custode che sarebbe venuto subito ad aprirci.
Il lago Sinizzo è un piccolo e grazioso lago, ubicato poco fuori l’abitato del paese. Assieme ai Laghi di Bagno e al lago Vetoio, rappresentano i maggiori specchi d’acqua della Valle dell’Aterno.
Meta frequente di villeggianti e turisti nei week-end grazie all’ambiente ameno circondato da rive erbose, boschi e salici e attrezzato al bivacco, il lago, di origine carsica e forma circolare, con diametro di circa 120 m e profondità massima di 10 m, alimentato da due sorgenti di acqua potabile (una di queste dà il nome al lago), ha subito gli effetti del rovinoso terremoto del 2009 riportando danni alle sponde con formazione di vistose crepe al punto da far temere per la sua sparizione, poi rientrata grazie a lavori di riconsolidamento terminati con successo.
Dopo aver sostato e pernottato presso il laghetto, il mattino successivo siamo partiti in direzione di Bominaco per la visita della Chiesa e del suo Oratorio.