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Arriviamo a Isernia in tarda mattinato e, essendoci il mercato settimanale, non troviamo subito un parcheggio, ma, percorrendo la stessa strada, andando un po’ più avanti troviamo un posteggio libero sulle strisce bianche che fortunatamente con un piccolo camper come il nostro possiamo utilizzare.
Isernia: il centro storico
È un luogo ricco di storia e cultura, con edifici medievali e rinascimentali che testimoniano il passato della città.
Il centro storico di Isernia è racchiuso tra le mura medievali, che sono state costruite tra il XIII e il XIV secolo. Le mura sono state quasi completamente distrutte nel XIX secolo, ma alcune sezioni originali sono state ripristinate e riutilizzate come accessi alla città vecchia.
Il cuore del centro storico è la Piazza del Duomo, dove si trova la cattedrale di Santa Maria Assunta, un’imponente struttura romanica risalente al XII secolo.
Arco di San Pietro
L’arco di San Pietro è una torre quadrata gotica, con archi a sesto acuto e un orologio posto sulla cima. Sopra si trovano le campane che prestano servizio per la chiesa dedicata a San Pietro e quella dedicata a San Paolo. La struttura della torre non è originale dell’epoca, a differenza della base che risale al IX secolo. Le quattro statue presenti agli angoli interni degli archi provengono dall’area dell’antico foro romano.
Fontana Fraterna
La Fontana Fraterna è la perla del centro storico, monumento simbolo di Isernia, e considerata una tra le più belle fontane d’Italia.
È interamente costruita in blocchi di pietra calcarea prelevati da antichi edifici presenti in città al tempo della costruzione.
La struttura è formata da colonne circolari con una lastra al centro decorata con fiori e delfini, dalla quale escono sette getti d’acqua limpidissima.
Isernia: le chiese di San Fancesco e Santa Chiara
Salendo per le viuzze del centro storico arriviano alla Chiesa di San Francesco che si trova a fianco del Comune.
La chiesa di San Francesco, fondata nel 1267, fu eretta dai frati d’Isernia sulla costruzione della chiesa abbandonata dedicata a Santo Stefano del 1220.
La cella dove trascorse il suo tempo San Francesco e’ al giorno d’oggi ancora conservata. Quando il Santo giunse ad Isernia venne edificato anche un convento congiunto alla chiesa.
Stando alle fonti, per la edificazione della chiesa fu utilizzato del materiale proveniente dalla città natia del santo, vale a dire Assisi.
Nel XVIII la chiesa ha subito delle trasformazioni: la facciata e il rosone sono state innalzate per permettere di adattare l’interno della chiesa alle nuove necessità culturali della popolazione.
La Chiesa di Santa Chiara Fondata intorno al 1300, faceva parte del vicino convento fino ai primi anni del 1800. È una tra le chiese più importanti di Isernia e custodisce al suo interno la statua dell’addolorata. Ogni anno la statua viene trasportata per tutta la città durante la processione del Venerdì santo.
Durante la Prima Guerra Mondiale fu utilizzata per custodire i prigionieri di guerra
La Cattedrale di Santa Maria Assunta
La cattedrale è considerata uno dei più importanti esempi di arte romanica in Italia e ospita numerose opere d’arte, tra cui il ciclo di affreschi del XV secolo.
Dedicata a San Pietro Apostolo, è l’edificio sacro più importante di Isernia. Si trova sulle ceneri di un tempio pagano italico del III secolo a.C. dedicato a Giove, Minerva e Giunone.
Purtroppo negli anni la struttura a causa di vari terremoti, essendo Isernia una zona altamente sismica, è stata demolita e ricostruita parzialmente per più volte.
Il terremoto del 1805 la distrusse interamente e venne in seguito ricostruita più grande della precedente.
Durante i lavori di ristrutturazione fatti in seguito ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale emersero invece i resti dell’antico tempio, sui quali oggi si trova una pavimentazione completamente in vetro.
I sotterranei della Cattedrale
Durante gli scavi effettuati negli anni ottanta, sotto il pavimento e nell’area adiacente, ha consentito di riportare alla luce non solo le originarie strutture di un tempio italico risalente alla seconda metà del III° secolo a.C. ma anche una parte di quella che probabilmente era un’area sacra della Città.
Durante gli ultimi scavi che hanno accompagnato i lavori per valorizzare l’area hanno reso possibile visitare il sito.
Musei di Isernia
Museo della guerra e dell’artigianato
Arriviamo in piazza Celestino V° dove, dietro la Fontana Fraterna, troviamo questo museo.
Il museo è dedicato alla storia della guerra e dell’umanità, con particolare riferimento alle guerre mondiali e alla Resistenza italiana.
Il museo è situato all’interno delle antiche mura medievali del Castello Sforzesco, un fortezza costruita nel XIII secolo dai Conti di Sangro. La struttura storica è stata ristrutturata e adattata per ospitare il museo, che offre una vasta gamma di oggetti e immagini e notizie relative al tragico bombardamento avvenuto a Isernia l’8 settembre 1943 da parte di aerei alleati.
Il museo ospita anche una vasta raccolta di oggetti militari, compresi elmetti, armi, veicoli e altri materiali bellici. Inoltre, il museo organizza mostre temporanee e eventi culturali per valorizzare la storia della guerra e dell’umanità. Sempre in questo museo troviamo una sezione relativa ai lavori fatti con il tombolo ed un’altra dedicata al Papa Celestino V°. Attaccata al museo, troviamo la chiesa dell’Immacolata Concezione. Costruita nel 1275 nel luogo esatto in cui si trovava, secondo la tradizione, la casa di Pietro Angelerio del Morrone, noto successivamente come Papa Celestino V.
Al termine della visita del Museo della guerra e dell’artigianato, vista l’ora, decidiamo di fermarci per il pranzo pressi il ristorante “Nonna sul comò” dove troviamo buon cibo e bellissima accoglienza.
Terminato il pranzo con un buon caffé fatto con la moka (caratteristica di questo ristorante) e visto che ha smesso di piovere, torniamo al camper per andare a visitare la chiesa di Chiesa dei Santi Cosma e Damiano che è situata su un colle appena fuori dal centro abitato.
La strada, con il camper non è per niente agevole, anzi direi proprio sconsigliabile perché stretta e tortuosa. Comunque siamo costretti a percorrere un buon numero di chilometri per ritornare a Isernia perché non è possibile fare inversione di marcia.
Se ritorneremo a Isernia ci si organizzerà per visitare questa chiesa che sorge sulle ceneri di un tempio dedicato a Priapo, un Dio della mitologia greca e romana noto per la sua lunghezza del pene, quindi protettore della virilità.
Torniamo nel parcheggio lasciato precedentemente per andare a visitare il Museo nazionale di Santa Maria delle Monache. Nella chiesa di Santa Maria delle Monache, che è il monumento più antico della città, oggi all’interno dell’ex convento si trova il museo archeologico che contiene reperti storici provenienti dall’intera regione e vi ha sede anche la biblioteca civica. L’ex monastero benedettino di S. Maria delle Monache con l’annessa chiesa di Maria Assunta fino al 1868 il Monastero ospitava l’ordine delle benedettine, poi successivamente divenne una caserma e un carcere.
Museo nazionale di Isernia
Il museo nazionale nasce da un preesistente “Antiquarium” comunale che, con la Biblioteca aveva trovato sede, nel complesso di Santa Maria delle Monache, nel 1934.
Alla fine degli anni ’70, una scoperta archeologica preistorica poneva Isernia al centro dell’attenzione internazionale per il ritrovamento di un insediamento paleolitico in località “la Pineta” , risalente a 736.000 anni prima.
Qui l’uomo ha lasciato, accampandosi in prossimità di un corso d’acqua, i resti della sua attività di caccia, lasciando nel terreno numerosi strumenti in pietra.