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16-05-24 Arriviamo nel Parco archeologico Saepinum nel parcheggio del ristorante che si trova a pochi metri dalla Porta Tammaro. Il ristorante è chiuso per turno il giovedi per cui, dopo aver chiesto il permesso dei proprietari abbiamo il piazzale a nostra completa disposizione. Vista l’ora tarda decidiamo di pernottare per poi visitare il Parco archeologico l’indomani mattina dato che l’orario di apertura è alle 8,15.
Parcheggio vicino Porta Tamarro 41°26’07.4″N 14°37’10.4″E – 41.435377, 14.619568
Parco archeologico Saepinum
Saepinum, a detta di molti studiosi la Piccola Pompei, è una città vera e propria risalente al 300 a.C. perfettamente conservata. È situata sulle rovine di un villaggio sannitico e in una posizione strategica in quanto sorge all’incrocio fra il tratturo Pescasseroli-Candela e la strada che collega il versante matese alla costa. Intorno al 300 a.C., durante la terza guerra sannitica, fu conquistata dai romani che, grazie alla posizione favorevole alle rotte commerciali, la trasformarono in un polo amministrativo.
È edificata su una superficie di 12 ettari, circondata da una cinta muraria con quattro Porte d’accesso ornate da meravigliosi archi (Porta Boiano, Porta Tammaro, Porta Benevento e Porta Terravecchia) e al suo interno è suddivisa in due siti archeologici: Saepinum, che comprende i resti della città romana e Terravecchia, che comprende i resti del villaggio sannita fortificato.
Parco archeologico Saepinum: ingresso al teatro e piscine
Di particolare interesse vi sono il teatro, circondato da abitazioni rurali di inizio 700 che si integrano egregiamente con l’armonia della struttura, la basilica a pianta rettangolare costituita da imponenti colonne con capitelli in pietra e l’elaborato complesso termale risalente al II secolo d.C.
Le abitazioni che si trovano nel Parco Archeologico di Saepinum sono state abitate dai contadini del luogo fino ai primi anni del XX° secolo per essere poi requisite per la fondazione del parco.
Entriamo dalla Porta Tammaro e ci rechiamo verso la biglietteria (anche se già provvisti di biglietti acquistati nel Museo Sannitico di Campobasso) dove incontriamo due gentilissime ragazze, dipendenti del parco che ci illustrano a grandi linee quello che andremo a vedere.
Ci consegnano, poi, un depliant dove, tramite un QR-Code ci porta alla visita del sito del Parco. Questo è fatto in maniera impeccabile; con la mappa interattiva, digitando nei numeri dei vari punti, ci porta alle pagine specifiche dove si trovano delle spiegazioni veramente interessanti e ci danno consigli su come impostare il giro.
Lapidarium del parco archeologico Saepinum
Dopo aver visitato il Museo e il Lapidariun giriamo per il Teatro ed il Porticus, poi, seguendo le istruzioni dateci, costeggiamo le mura esterne e da qui possiamo vedere il monumento funebre di Numisio Ligure.
Arriviamo poi alla Porta Boiano. Questa porta è la meglio conservata e da qui possiamo accedere al Decumano, la via interna che arriva fino alla Porta Benevento. Percorrendo il Decumano possiamo vedere le Terme (ancora in fase di restauro), le Case e le Tabernae, il Macellum, la Basilica e gli edifici pubblici fino al Foro. Proseguendo per la Porta Benevento, vediamo il Tempio, la Fontana del Grifo, la Casa dell’Impluvium e la Casa della conceria. Uscendo dalla Porta Benevento, percorrendo pochi metri troviamo in Mausoleo di Ennio Marso e due cani, pastori maremmani liberi, che ci sconsigliano di soffermarci troppo in questo luogo.
Torniamo al camper per proseguire verso la prossima tappa: il Santuario della Madonna Addolorata.